La produzione di miele dipende dalla forza della famiglia, dalle condizioni meteorologiche ottimali e dalla flora disponibile nel raggio di volo delle api bottinatrici. Quando questi tre elementi si verificano contemporaneamente si avranno degli ottimi raccolti, anche se non saranno mai omogenei tra apiari e famiglie dello stesso apiario.
Se volessimo confrontare le famiglie d’api poste in apiari diversi, affinché si scelgano quelle più produttive, tramite il peso del miele prodotto da ogni singola famiglia, commetteremmo un errore grossolano, perché il miele prodotto da ogni singola famiglia dipende da molte variabili interne ed esterne all’alveare e dal rapporto tra le caratteristiche della famiglia con l’ambiente circostante, difficilmente individuabili.
Per evitare questo errore, il peso del miele prodotto dalle famiglie di api localizzate in apiari diversi, deve essere prima trasformato in un indice facilmente confrontabile.
Per fare questo, bisogna calcolare la media, gli scarti e la deviazione standard degli apiari, mediante la formula:
La deviazione standard (o scarto quadratico medio) è un indice statistico; applicato in apicoltura ci consente di misurare la dispersione del peso del miele di ogni singolo alveare rispetto alla media dell’apiario.
La devianza è la somma dei quadrati delle deviazioni del peso del miele di ogni singola famiglia dalla loro media aritmetica (m), mentre i gradi di libertà sono il numero delle famiglie osservate (n) di cui è composto l’apiario, meno 1 (cioè: gradi di libertà = n – 1)
Per ottenere poi dati facilmente confrontabili tra alveari di apiari diversi bisogna calcolare un indice per ogni alveare di ogni singolo apiario. L’indice non è altro che la differenza di produzione di ogni singolo alveare e la media di tutto l’apiario rapportata alla deviazione standard dello stesso apiario.
L’indice di ogni singolo alveare si calcola con la formula:
I= (r-m) /σ
Dove:
Applichiamo quanto esposto su tre apiari, costituiti da nove alveari ciascuno.
Al momento del raccolto, nei tre apiari, si pesa il miele prodotto da ogni singola famiglia e con una semplice calcolatrice si valutano la media, gli scarti, la deviazione standard e gli indici dei tre apiari, ricavando la seguente tabella.
Dalla tabella si evince che: se confrontassimo la quantità di miele prodotto da ogni singola famiglia, indicata nella seconda colonna di ogni apiario, senza tener conto delle variabili esistenti tra i diversi apiari, commetteremo un’inesattezza, poiché risulterebbero le più produttive la famiglia n.11 e la n. 32, dell’apiario di Materdomini, che hanno raccolto rispettivamente 24 e 25 kg di miele, rispetto alle altre famiglie poste in apiari diversi.
Il confronto va fatto invece, non tra la quantità di miele prodotto da ogni singola famiglia ma tra gli indici più alti che si trovano nell’ultima colonna di ogni singolo apiario, questo perché nel calcolo dell’indice si è tenuto conto di tutte le variabili esistenti tra i diversi apiari.
Conclusione: dalla tabella si deduce che le migliori famiglie in senso assoluto sono la n. 9 nell’apiario di Camerelle che ha prodotto 19 kg di miele e la famiglia n. 18 nell’apiario di Monteforte Cilento che ha prodotto 21 kg di miele.
di Pasquale Angrisani