L’ aspiratore di api consente il recupero veloce di sciami in ambienti urbani, o con un piccolo gruppo elettrogeno anche in campagna. Per i nidi già costruiti consente di diminuire la popolazione delle api, facilitando così il recupero dei favi.
La sua utilità ed efficacia dipende in ogni caso dal modo in cui si usa, dall’ esperienza dell’ apicoltore, dalla conoscenza del comportamento delle api, e inoltre dalle caratteristiche del modello di aspirasciami utilizzato.
Sulle riviste di apicoltura e sui siti internet, ne vengono descritti diversi tipi; tutti funzionano sul principio del vuoto pneumatico creato da un aspiratore all’ interno di un contenitore adatto per la raccolta delle api, a cui è collegato il tubo di aspirazione.
Molti sono realizzati utilizzando un aspirapolvere e un portasciami di produzione standard; la maggior parte ha il punto di aspirazione sulla parete opposta al foro di entrata, altri sopra il coperchio, alcuni modelli sotto la base del portasciami.
Il modello che viene presentato è il risultato di successive modifiche realizzate negli anni, grazie alle osservazioni e idee di apicoltori con esperienza nel recupero di sciami. E’ compatto, maneggevole, trasportabile a spalla su scale, tetti, ecc. , non uccide, né stressa le api.
E’ composto da due elementi uniti da ganci a scatto e facilmente separabili, ed è realizzato in multistrato di pioppo.
L’ elemento superiore ha dimensioni simili a un portasciami da 5 telaini; il foro di entrata è sulla parete frontale dove viene collegato il tubo di aspirazione che ha una buona flessibilità, ed è di grosso diametro, quindi con una bassa velocità dell’ aria all’ interno.
Sulla parete opposta c’ è una seconda apertura regolabile, chiusa con una rete, che consente l’ ingresso di aria; in questo modo è possibile variare la forza aspirante in entrata. Inoltre, il flusso d’ aria che è di direzione opposta a quello di entrata, frena la velocità delle api evitandone così gli urti contro le pareti.
Il fondo è realizzato con una rete da 3 mm. Il vano che viene agganciato sotto al portasciami è composto da una camera di pre – aspirazione per limitare la formazione di vortici e correnti d’ aria, un filtro che impedisce alla polvere di passare attraverso il motore, e da una seconda camera separata dove è alloggiato il motore, l’ interruttore con il comando all’ esterno, la spina elettrica e le griglie per la fuoriuscita dell’ aria.
Con il motore acceso l’ aria entra attraverso il tubo di aspirazione nel portasciami, supera il fondo con la rete che impedisce il passaggio delle api, passa nella camera di pre aspirazione agganciata sotto, attraversa il filtro di protezione, supera il motore e viene spinta fuori attraverso le griglie.
Il motore a turbina utilizzato ha una potenza elettrica di 600W, con una buona forza di aspirazione. L’ efficienza energetica significa oltre che minori consumi, anche minore rumorosità, meno calore rilasciato, minore peso e ingombro.
Le api poggiate su una superficie verticale tendono a salire verso l’ alto; questo comportamento porta in breve tempo alla formazione del glomere sotto il coperchio, dove le api sono al riparo da vortici e correnti d’ aria. Finito il recupero il portasciami viene sganciato dalla base-motore; l’ ampia rete del fondo permette alle api la ventilazione durante il trasporto. Una volta posizionato in apiario e aperta la porticina si può dopo poco procedere al travaso in un arnia con telaini.
Una serie di accessori permettono un uso versatile dell’ aspiratore di api. Dei tubi rigidi collegati al tubo di aspirazione permettono il recupero di api fino a 9-10 metri di altezza. Puntali di varie forme possono essere applicati per agevolare l’ aspirazione negli spazi scomodi. Nel caso si intenda effettuare il recupero con i telaini già inseriti (cosa sconsigliata), è prevista una fascia che prolunga di 7 cm l’ altezza del portasciami; la prolunga è pure utilizzabile per avere più spazio nel caso di sciami grandi. Per sciami molto grandi è consigliabile effettuare il recupero con più portasciami che vengono montati successivamente sulla stessa base-motore.
Gruppo Protezione Ape e Ambiente, tel. 3497381824