Per combattere e prevenire alcune delle malattie che colpiscono le api, pregiudicandone la produzione di miele e dei prodotti dell’apicoltura, vengono il più delle volte usate sostanze medicinali che non sono specifiche per le api e che, pur se efficaci, sono spesso responsabili della comparsa di residui nel miele; tali residui di farmaci, come antibiotici e sulfamidici, non sono ammessi perché possono causare stati allergici nei consumatori sensibili a determinate molecole chimiche, o fenomeni di farmaco resistenza dei microrganismi, che al momento del bisogno non saranno sensibili ai trattamenti farmacologici mirati.
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