venerdì , 1 Dicembre 2023
Il saccheggio

Prevenire il saccheggio: tecniche d’intervento

Il saccheggio è un grave fenomeno negativo per i nostri alveari, preoccupa, ma mai abbastanza gli apicoltori.
Per saccheggio si intende il “furto” di tutte le scorte di miele di uno o più alveari, da parte delle api di altri alveari dello stesso apiario o di apiari diversi. Il saccheggio può avvenire in modo latente oppure in modo violento.

Il primo è subdolo, difficile da scoprire. Le api saccheggiatrici entrano furtivamente nell’alveare vittima eludendo abilmente i controlli delle guardiane e, poco alla volta, in un tempo relativamente lungo portano via scorte di miele. Durante questo saccheggio non ci sono battaglie tra api, o segni evidenti di quello che sta realmente accadendo, anche se osservando con attenzione gli alveari si può notare uno strano, anomalo, movimento di volo.

Molte volte il saccheggio latente avviene non dall’ingresso principale ma da buchi o fessure presenti nell’arnia.

Il saccheggio violento al contrario del precedente è evidentissimo. Quando è, in corso vi è una vera e propria battaglia tra api saccheggiatrici. Il ronzio è impressionante, l’eccitazione delle api è al massimo, volano tutt’intorno nell’alveare colpito e a quelli vicini. Alla fine, quando tutto il miele è stato trafugato, le api morte sono parecchie. Il saccheggio violento si consuma in breve tempo.

Le due forme di saccheggio possono avvenire durante tutta la stagione attiva, ma quando non è presente una forte importazione di nettare e polline il rischio è maggiore.

Le cause del saccheggio
Il saccheggio latente si verifica per colpa di situazioni anomale interne all’alveare colpito, mentre il saccheggio violento anche da operazioni maldestre ed errate dell’apicoltore.
Vediamo ora, nello specifico, le varie anomalie:

  • le famiglie deboli e malate, con poche api adulte sono maggiormente soggette al saccheggio;
  • a rischio sono anche i nuclei di nuova formazione, specialmente se costituiti con celle reali e messi in apiari con alveari forti;
  • le famiglie orfane sono spesso preda delle api saccheggiatrici.

Detto questo è chiaro che noi apicoltori dobbiamo eliminare le cause sopraelencate per prevenire lo spiacevole evento e, quindi, non commettere errori nella conduzione degli alveari.

In particolare dobbiamo:

  • tenere sempre tutti gli alveari dell’apiario bilanciati, senza vistose disparità di forze;
  • non tenere alveari malati e a questo proposito è bene ricordare che il danno maggiore dopo un saccheggio non è tanto per la famiglia persa ( o quasi) ma per l’eventuale diffondersi delle malattie. Infatti ben sappiamo che proprio il saccheggio costituisce la causa principale della loro diffusione. E quindi, visto che nulla possiamo per gli alveari malati dei vicini, almeno pensiamo ad eliminare i nostri, o a curarli se il tipo di malattia lo consente;
  • lasciare il meno possibile le famiglie nella condizione di orfanità;
  • restringere la porticina ai nuclei e alle famiglie in ritardo con lo sviluppo;
  • nel limite del possibile la formazione dei nuclei o la sostituzione delle regine vanno fatti in un periodo di buona importazione di nettare e polline;
  • appena in apiario prima di, iniziare le visite osservare il volo di tutte le famiglie, che sia regolare senza frenesie ingiustificate;
  • effettuare le visite nel più breve tempo possibile tenendo poco le famiglie aperte;
  • i favi estratti durante le visite vanno momentaneamente riposti e chiusi in arniette di servizio;
  • non lasciare scoperto materiale con miele, sia nell’apiario che sul camion:
  • non rompere i favi contenenti miele e poi rimetterli negli alveari;
  • se occorre nutrire le famiglie, somministrare lo sciroppo alla sera, prestando attenzione a non rovesciarne;
  • le operazioni di soppressione dei melarilari (che si effettuano quando il raccolto è cessato) sono ad alto rischio di saccheggio. Togliere i melari e coprirli . mediatamente. Preferire come sistema per togliere le api dai melari il soffiatore d’aria. Anche se c’è qualcuno che lo critica poiché qualche ape può morire o per alcune regine perse personalmente sono del parere che è meglio succedano questi “guai” (e magari metterei solo un’ora per togliere un centinaio di melari) piuttosto che innescare un ben più grave fenomeno quale il saccheggio, usando un metodo con un tempo di esecuzione molto più lungo;
  • altra cosa da fare è smettere immediatamente la visita in apiario appena dovesse iniziare il saccheggio.

Riprendere la visita appena si sarà ripristinata la normalità (di solito il giorno dopo).
Pur nella certezza che prevenire il saccheggio è meglio che “curarlo” quando è in corso, vediamo cosa si può fare quando ciò avviene:

  • per prima cosa restringere la porticina degli alveari vittima e anche dei vicini, in quanto il fenomeno potrebbe estendersi a macchia d’olio;
  • meglio mettere, oltre che la griglia, dell’erba in modo da lasciare il passaggio di un’ape alla volta, facilitando così le difese dell’alveare;
  • fumare in abbondanza e bagnare con acqua l’ingresso dell’alveare colpito.
  • controllare che non ci siano buchi o entrare secondarie;
  • se dopo tutto ciò non si ottengono risultati positivi si è costretti a portare ad una opportuna distanza gli alveari in via di saccheggio per evitare il ritorno delle api dall’apiario di partenza.

Attenzione però che così facendo le api saccheggiatrici, non trovando più la fonte del bottino, potrebbero attaccare le vicine. Infine se ci si trova di fronte a un alveare completamente saccheggiato, ma con un buon numero di api e la regina, dobbiamo reintegrare le scorte con dei favi pieni di miele.
Però questa operazione deve essere eseguita in un apiario diverso da quello dove è stato saccheggiato, perché se ciò non avviene si è inevitabilmente destinati a subire un nuovo saccheggio.

Massimiliano Fasoli
Esperto apistico

Info Redazione

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6 Commenti

  1. Un ottimo vademecum per i giovani apicoltori e……… anche per i vecchi..

    • Grazie , molto chiaro e molto utile, nella mia piccola esperienza avevo ho osservato certe dinamiche concordo in pieno.

  2. Molto interessante, grazie

  3. Molto istruttivo per i principianti come me grazie

  4. barbara di giampietro

    Buongiorno, sono alle prime armi. Ho preso 2 nuclei ad aprile, dopo un inizio un po’ travagliato, 10 gg fa ho smielato, poca cosa ma con questa secce estiva era prevedibile.
    Sabato 4 settembre ho fatto il primo trattamento con il timolo contro la varroa……
    Martedì seguente, controllando le famiglie ho visto che 1 ha abbandonato l’ arnia.
    Ora l’altra sta saccheggiando l’arnia vuota……….che faccio lascio che le api ripuliscano i favi in modo da farsi una scorta per l’inverno?
    Grazie

  5. I trattamenti con prodotti evaporanti vanno fatti solo se nell’apiario si hanno famiglie tutte della stessa forza, per evitare il pericolo del saccheggio. La famiglia che è stata saccheggiata era debole, orfana o malata. Toglila subito dall’apiario se non trovi tracce di malattie ed ha ancora telaini con miele e polline li restituirai alla famiglia. Altrimenti brucia tutti i favi.

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