Si registrano ritardi nell’implementazione della Banca Dati Apistica (BDA).
A segnalarlo è una nota della Direzione Generale della sanità animale e dei farmaci veterinari la quale, nel divulgare una estrazione dei dati effettuata dalla BDA alla data del 27/07/2015, indica che nella tabella figura la registrazione in BDA di circa 22.000 apicoltori pari poco meno del 50% degli apicoltori che, secondo le ultime stime, sarebbero operanti sul territorio nazionale.
Da ciò l’invito a che le Regioni adottino tutti gli strumenti ritenuti necessari al fine di procedere alla ulteriore registrazione di apicoltori, e relativi apiari posseduti.
Il Dr. Borrello coglie quindi l’occasione per ricordare che “il sistema dell’anagrafe apistica nazionale è stato progettato e predisposto in modo da introdurre importanti strumenti di semplificazione nella gestione e comunicazione di informazioni tra il cittadino e la pubblica Amministrazione; a tal fine, infatti, gran parte delle comunicazioni che normalmente avvenivano mediante consegna di documenti cartacei sono oggi sostituite dalla compilazione di moduli digitali direttamente nella Banca Dati Apistica, ivi comprese le richieste di registrazione degli apicoltori e del relativo patrimonio detenuto (inteso come numero di alveari), effettuate da parte degli stessi apicoltori o di persone delegate appositamente individuate.
Ufficio stampa fnovi