sabato , 7 Settembre 2024
Apicoltore salito sull'albero per catturare lo sciame

«Salvate l’ape italiana a rischio estinzione»

MILANO – L’ape italiana – la più docile, mansueta e produttiva che ci sia, diffusa e apprezzata in tutti i continenti – è in serio pericolo di estinzione: le malattie tradizionali e quelle esotiche, l’abbassamento delle difese immunitarie delle colonie, la libera circolazione di api di altre razze e il conseguente inquinamento genetico insieme all’uso di alcuni fitofarmaci stanno mettendo in grave pericolo la sopravvivenza in purezza dell’ape «made in Italy».

L’ALLARME – A lanciare l’allarme è la Fai – Federazione Apicoltori Italiani, secondo la quale è ormai urgente e indispensabile fare dell’Italia un parco naturale-nazionale per la salvaguardia dell’«Apis mellifera Ligustica»:

«È considerata patrimonio dell’umanità, dagli apicoltori del mondo intero, ma a casa nostra gli esperti ritengono che si sia giunti al livello di guardia, quello che precede l’estinzione e la definitiva perdita di una razza animale».

Confagricoltura ritiene che per il recupero occorrono misure concrete di difesa di quel poco che ancora resta – famiglie di api e api regine – confinato in pochi alveari del nostro territorio. «Intanto – dichiara Raffaele Cirone, presidente della Fai – andiamo a cercarla dove esiste ancora in purezza» e cioè in Australia, individuata come lo scrigno segreto della Ligustica.

L’EMIGRAZIONE – Una missione «alla ricerca dell’ape perduta», dunque: in Australia le api sono giunte nel 1822 a bordo della nave Isabella. Oggi, dopo 185 anni, l’ape italiana è ancora conservata in purezza ed esportata in tutto il mondo. Ed è anche per questo che una rappresentanza dell’Apicoltura italiana prenderà parte, nei prossimi giorni, al 40° Congresso mondiale di Apicoltura che si svolgerà a Melbourne in Australia. È qui che si riuniranno gli stati generali dell’Apicoltura internazionale – scienziati e operatori delle organizzazioni apistiche di oltre 60 Paesi – chiamati ad incontrarsi per discutere del recente fenomeno della scomparsa delle api. Italia e Australia avvieranno una cooperazione per il recupero del patrimonio genetico dell’ape «made in Italy» e nell’interesse degli apicoltori di tutto il mondo.

INSETTI MILLENARI – Confagricoltura ricorda che le api sono apparse sul pianeta Terra 25 milioni di anni fa: si sono specializzate per garantire la sopravvivenza e lo sviluppo delle piante cosiddette entomofile (quelle che dipendono dall’insetto impollinatore). È grazie a loro che abbiamo ambienti sani, agricoltura produttiva, ossigeno da respirare. Circa 10.000 anni fa, dopo l’ultima glaciazione hanno colonizzato il Vecchio Continente e si sono differenziate in quattro grandi sottospecie o razze. Tra queste, l’Apis mellifera Ligustica Spinola, la cosiddetta »ape italiana« che è stata scoperta solo nel 1805 e che oggi rischia di scomparire.

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