Aprile è un mese fondamentale per l’apicoltore, poiché le colonie, risvegliatesi da marzo, entrano in una fase di crescita esponenziale grazie all’aumento delle temperature e delle ore di luce. La regina depone fino a 2.000 uova al giorno e le giovani api iniziano a uscire dall’arnia per raccogliere polline e nettare dalle prime fioriture, rendendo indispensabile un’attenta osservazione dell’equilibrio dell’alveare e una prevenzione accurata di eventuali problemi come la carenza di cibo e la sciamatura.
Le ispezioni approfondite assumono un ruolo centrale: con temperature miti, l’apicoltore può verificare la presenza della regina (attraverso la presenza di uova e larve nelle celle), controllare lo stato della covata, valutare il numero di api e monitorare le scorte di miele e polline. Questi controlli permettono di individuare tempestivamente eventuali criticità, come sovraffollamenti o carenze nutrizionali, e di intervenire in modo mirato per mantenere la salute dell’alveare.
Un’adeguata alimentazione stimolante è cruciale in questo periodo. Lo sciroppo zuccherino leggero in rapporto 1:1 viene utilizzato per sostenere la deposizione delle uova e la crescita della colonia, mentre l’integrazione con polline o candito proteico fornisce alle api le proteine e i nutrienti necessari per lo sviluppo delle larve e per rafforzare il sistema immunitario della colonia.
Un’altra attività importante è la prevenzione della sciamatura, fenomeno che si manifesta quando la colonia si trova in sovraffollamento o accumula scorte eccessive di miele. I segnali tipici sono la presenza di celle reali e il completo riempimento dei telaini. Per contrastare questo fenomeno, l’apicoltore può intervenire aggiungendo melari per aumentare lo spazio disponibile, rimuovendo le celle reali o procedendo alla divisione artificiale dell’alveare.
In aggiunta, ad aprile è il momento ideale per introdurre i melari, strutture in cui le api immagazzinano il miele. L’inserimento dei melari, eseguito in modo graduale e in funzione della forza della colonia, permette di evitare che il miele venga accumulato esclusivamente nel nido e lascia spazio alla covata in crescita.
Il controllo della varroa destructor rimane una priorità: il monitoraggio attraverso i fogli di fondo e, se necessario, l’adozione di trattamenti organici leggeri (come l’acido ossalico o formico) aiutano a prevenire un aumento dei parassiti che potrebbe compromettere la salute dell’alveare.
Infine, aprile è anche il momento di dedicarsi alla manutenzione delle arnie e delle attrezzature, con la pulizia dei telaini, la riparazione delle strutture danneggiate e la disinfezione degli strumenti, oltre che al monitoraggio delle fioriture locali, come tarassaco, ciliegi, meli e salici, che forniscono preziose risorse di polline e nettare. La pianificazione per la stagione produttiva si completa con la definizione degli obiettivi di produzione del miele e la preparazione per l’espansione dell’apiario.
In sintesi, il mese di aprile rappresenta un momento di intensi lavori in apicoltura: dalla crescita della colonia e le ispezioni approfondite alla gestione alimentare, la prevenzione della sciamatura, l’introduzione dei melari, il controllo della varroa, la manutenzione delle attrezzature e il monitoraggio delle fioriture, ogni intervento è fondamentale per gettare le basi di una stagione produttiva di successo.
Articolo a cura della redazione
Apicoltore Moderno