martedì , 28 Novembre 2023
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Monitorare la caduta degli acari con il varroagramma

Questa ricerca è stata fatta, negli alveari dello scrivente, per ridurre al minimo i costi e i trattamenti negli alveari.

Effettuare un trattamento tampone sulle api in estate e di pulizia radicale nei mesi invernali, per consuetudine, senza sapere quante varroe sono presenti nell’arnia è una esperienza disastrosa, amplificata ancora da iniziative “fai da te” degli apicoltori che adottano metodi a dir poco ortodossi e, in alcuni casi, addirittura fuorilegge.

In più si tratta di strategie che non sempre rispondono ai requisiti di efficacia e di riduzione degli effetti collaterali sulle famiglie e sui prodotti dell’alveare. Facciamo dunque un pò di chiarezza.

La vita della varroa si sviluppa in due fasi: la fase foretica, nella quale la varroa è sull’ape adulta, e la fase riproduttiva, nella quale essa si trova nella covata opercolata.

Gli acari presenti in un alveare si distribuiscono nel rapporto di 2/3 nella covata opercolata e di 1/3 sulle api adulte. La permanenza della femmina di varroa negli alveari varia da circa due mesi in estate a cinque mesi nelle altre stagioni. Nel periodo invernale, a causa anche dell’eccessivo freddo la varroa si trova nella parte sottostante e inferiore all’addome dell’ape.

Per valutare il numero di varroe presenti in fase foretica in una famiglia di api, senza ricorrere all’impiego di acaricidi di sintesi o naturali, è possibile farlo conteggiando la caduta naturale di varroe, ogni cinque, dieci, quindici, venti, venticinque o trenta giorni, (Cfr. diagramma allegato) Nell’alveare in condizioni normali, cioè in assenza di manipolazioni da parte dell’apicoltore, ( sciami artificiali, pacchi d’api, etc.) o di squilibri dovuti a cause naturali ( sciamatura naturale, etc.) o accidentali ( malattie orfanità, ecc.) i componenti dell’alveare, covata, api nutrici, api bottinatrici, sono nel rapporto 1/1/1.

Quando si verifica uno squilibrio, per esempio in assenza prolungata di covata, questo rapporto diventa 0/0/1 e la stima delle varroe, operata per mezzo del diagramma, si avvicina al 100 % della quantità realmente presente nell’alveare. In condizioni normali, questo squilibrio si verifica nei mesi più freddi dell’anno, oltre ad altre variabili caratteristiche dell’alveare,nell’Agro Nocerino Sarnese (SA) nei mesi di dicembre/gennaio.

varroagrammaConoscendo la caduta naturale di varroe negli alveari deboli, medi e forti, rilevata ogni 5,10,15,20,25 e 30 giorni, dal diagramma si pùo risalire in modo rapidissimo al numero di varroe presenti sulle api in fase foretica, senza eseguire calcoli matematici complicati, ma leggendo semplicemente i dati sull’asse (varroa in fase foretica) del diagramma. In base alla mia esperienza, sono più attendibili le valutazioni ricavate dai conteggi delle varroe eseguiti dopo 20, 25 e 30 giorni.

Pasquale Angrisani
Fonte: “Apitalia (settembre-ottobre 2002,) e L’Ape (gennaio-febbraio 2003)”

Info Pasquale Angrisani

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