martedì , 28 Novembre 2023
Telaino da nido con gabbietta scalvini

Gabbietta Scalvini. Facciamo il Punto!

In quasi 30 anni di lotta alla varroa si è visto di tutto e di più, ora credo sia arrivato il momento di trarne le conclusioni. Constatato che la lotta con acaricidi ha un forte impatto negativo sull’alveare e i suoi prodotti, oltretutto dando risultati CERTI di breve durata, credo che una via possibile a cui bisognerebbe dedicarci di più sia la SELEZIONE di api RESISTENTI. Per fare questo sarà necessario un lungo lavoro di cooperazione, fra apicoltori, associazioni e organi sanitari nella speranza che non prevalgano gli interessi personali e le sterili polemiche ma il bene collettivo.

Nel frattempo ritengo sia molto importante attuare trattamenti, possibilmente in ASSENZA di COVATA. I motivi sono tanti: innanzitutto bastano trattamenti di BREVE DURATA, che risultano efficaci, poco inquinanti e con una MINORE insorgenza di VARROA RESISTENTE. Fra altri sembra di percepire che anche l’ossalico abbia ridotto la sua efficacia, speriamo che sia solo un’impressione.

posizione_gabbiettaInoltre, questa tecnica favorirà la regressione di alcuni comportamenti emersi nella varroa, es. il minor tempo passato in fase FORETICA, che porta a una maggiore riproduzione e danno alle api.

Altra cosa a cui nessuno da importanza è la sofferenza e lo stress a cui vengono sottoposte le api trattando con evaporanti. Il fatto che buona parte dell’efficacia sia dovuta alla morte della covata non opercolata, che in pratica attua un parziale blocco di covata, causato da un ambiente reso nocivo, è stato utile ed era tollerabile quando non c’erano alternative.

I metodi per fare il blocco ormai non si contano più e credo, che se attuati CORRETTAMENTE siano tutti VALIDI, l’importante è trovare quello a noi più congeniale in cui la combinazione costo, praticità e benessere dell’alveare si bilancino.

Un piccolo dubbio lo nutro verso i blocchi su telaino intiero per questi motivi.

  1. La presenza di covata permetterà un’altro ciclo di varroa con aumento di virosi.
  2. L’asportazione del telaino ridurrà lo spazio per deporre, spesso già intasato da miele o melate.
  3. In caso di forte infestazione, le già scarse api che dovrebbero servire alla ripresa post-blocco verranno decimate per nutrire 6-7 etti di api che verranno buttate. So che molti usano questo metodo per non avere varroe che banchettano sulle api, ma ricordiamoci che questo può servire a migliorare un comportamento di pulizia (grooming) già presente nelle api e fa parte del Percorso per ottenere api resistenti. Senza avere la presunzione della ragione, ritengo che sarebbe una cosa da approfondire.
DIFETTI DELLA GABBIETTA (SCALVINI)
  1. Essendo di materiale plastico durante il blocco assorbe FEROMONI, questo può rendere difficoltosa l’accettazione della regina in caso di orfanità.
  2. Una collocazione errata della gabbietta, unita a temperature elevate e saccheggi che impediscono la ventilazione, possono danneggiare la regina.
  3. Mortalità alla liberazione.
COME USARE LA GABBIETTA.

I risultati più o meno buoni sono spesso da attribuire ALL’OPERATORE E A CONDIZIONI ESTERNE. Da tre anni uso la gabbietta sul diaframma (accessorio usato quasi da tutti) e da uno uso un tipo di diaframma in polistirolo ad alta densità di 2 cm di spessore. (Va bene anche in legno, sempre di 2 cm) E’ leggero, non assorbe umidità, non viene rosicchiato, messo fra telaini si estrae bene senza schiacciare api e non vengono allargati i favi adiacenti. A differenza dei favi, quando si toglie dall’arnia non stimola saccheggi. Altra cosa importante, la gabbietta può essere tolta quando si ritiene opportuno. Questo per ovviare al difetto n. 1.

Il foro per inserire la gabbietta viene fatto in posizione centrale, sia in altezza che larghezza. Nella parte SUPERIORE e LATI ai viene fatta un’apertura di circa 1 cm x 3 cm di larghezza per aumentare la circolazione di api intorno alla gabbietta e favorire l’assunzione di feromoni, facilitando anche la rimozione della gabbietta. La centralità del foro serve perché durante il blocco, il diaframma verrà messo fra il primo e il secondo telaino di covata. Se la gabbietta fosse in alto, (essendo il diaframma posizionato verso i lati) potrebbe trovarsi a contatto della corona di miele non permettendo il passaggio alle api , di conseguenza la MORTE DELLA REGINA. Inoltre la posizione più bassa e laterale le garantirà una temperatura più fresca. Difetto n. 2.

Da una parte del foro verrà fatto uno smusso di circa 1 cm x 1 cm di profondità il quale permetterà alla gabbietta di avere la parte anteriore circa 4 mm più interni dal diaframma, ( parte posteriore a filo.) Questo garantirà la certezza di un passaggio libero e ampio spazio davanti alla gabbietta. Condizione ESSENZIALE per il buon ACCUDIMENTO della regina.

glomere_con_regina_ingabbiata_sul_diaframmaLa LIBERAZIONE alla fine del blocco andrà fatta in questo modo:
  1. Togliere il diaframma dal nido.
  2. Togliere la gabbietta e appoggiarla sui favi centrali con la griglia girata verso il basso, la mancanza di luce e la vicinanza delle api terrà la regina calma.
  3. Avvicinare i telaini e mettere il diaframma a lato.
  4. Liberare la regina sopra i favi centrali aprendo la gabbietta, se avrete agito correttamente uscirà tranquilla e si infilerà fra i telaini, tempo totale circa un minuto. Portate via la gabbietta, la rimetterete più avanti o in primavera. Agendo in questo modo non verranno estratti favi con miele ma solo il diaframma e la regina scenderà al centro dove difficilmente ci saranno api saccheggiatrici. Farlo possibilmente la sera quando le api sono più tranquille. Difetto n. 3.

Dopo si potrà trattare oppure aspettare 3 -4 giorni, dipenderà dalla durata del blocco, 25 o 22 giorni. Per il trattamento usare Api- Bioxal ricetta corrispondente alla classica (100-1000-1000). Alla liberazione ALLESTITE ALCUNE CELLE REALI vi saranno utili in caso di ORFANITA’. Se non disponete di celle, REGINE VECCHIE CHE VENGONO SOSTITUITE in altri alveari saranno ACCETTATE più FACILMENTE. Se usata correttamente, la GABBIETTA abbinata al DIAFRAMMA può RIDURRE I TEMPI DI ATTUAZIONE SENZA MATERIALE DA TENERE IN MAGAZZINO. La posizione LATERALE e la possibilità di DEPORRE manterrà la regina in buone condizioni.

Per info: SCALVINI DANTE Via Valle Dorizzo, 40 e:mail scalvini.dante@email.it 25072 Bagolino (BRESCIA) tel: 0365-904959

Info Redazione

Guarda anche

La sfinge testa di morto, un predatore del miele

Proseguendo nell’esposizione dei nemici dell’alveare, vogliamo questa volta porre l’attenzione su un bellissimo insetto chiamato …

Lascia un commento

Il tuo indirizzo email non sarà pubblicato. I campi obbligatori sono contrassegnati *

Questo sito usa Akismet per ridurre lo spam. Scopri come i tuoi dati vengono elaborati.