giovedì , 14 Novembre 2024
Giovanni Canestrini

Giovanni Canestrini

Giovanni Canestrini (1835-1900), lo zoologo darwinista che ha vestito di scienza l’apicoltura pratica
Al METS-Museo etnografico trentino San Michele venerdì 13 ottobre alle 18 è in programma il penultimo appuntamento delle conferenze dedicate agli straordinari protagonisti dell’apicoltura trentini proposte da Paolo Fontana, naturalista, entomologo, apidologo, apicoltore, scrittore e divulgatore. Il focus, questa volta, è dedicato a Giovanni Canestrini (1835-1900) che insieme a Luigi Sartori (1834-1921), Francesco Gerloni (1835-1918), e Abramo Andreatta (1908-1990) è tra i massimi innovatori dell’apicoltura italiana che hanno contribuito a far diventare la più avanzata al mondo. Due dei quattro appuntamenti – Udalrico Fantelli (1706-1784) e Giovanni Antonio Scopoli (1723-1788) – sono sul canale YouTube del METS-Museo etnografico trentino San Michele.

Giovanni Canestrini

Il Trentino ha dato i natali ad alcuni tra i più straordinari protagonisti dell’apicoltura nazionale e mondiale, per questo lo studioso Paolo Fontana ha voluto dedicare loro un ciclo di conferenze e il METS ha accolto con grande entusiasmo questa proposta. Nei mesi scorsi le conferenze si sono occupate di Udalrico Fantelli (1706-1784) e Giovanni Antonio Scopoli (1723-1788), rimasti sconosciuti fino ai giorni nostri per quanto riguarda lo specifico contributo al progresso dell’apicoltura. “Entrambi questi illustri uomini del XVIII secolo – sottolinea il naturalista Paolo Fontana – avevano compreso a fondo importantissimi aspetti della biologia dell’ape mellifera e dell’apicoltura, ma il primo ha lasciato un testo manoscritto che, se pubblicato, ne avrebbe fatto il padre nobile dell’apicoltura mondiale, mentre il secondo, naturalista di chiarissima e vastissima fama, pur avendo pubblicato tre lavori a stampa in cui espone dati fino ad allora ignoti e investigati da millenni, non ha mai ricevuto la benché minima attenzione, tanto dai contemporanei quanto dai posteri”. Due approfondimenti sono stati dedicati rispettivamente a Luigi Sartori (1834-1921) e Francesco Gerloni (1835-1918). Con quella in programma venerdì 13 ottobre dedicata a Giovanni Canestrini (1835-1900) il ciclo si avvicina alla conclusione. L. Sartori, F. Gerloni, G. Canestrini e Abramo Andreatta ricorda Fontana “vanno invece annoverati tra i massimi innovatori dell’apicoltura italiana che hanno contribuito a far diventare la più avanzata al mondo”.

Le api, ricordiamo, sono insetti, imenotteri, che rappresentano la vita sul nostro pianeta, garantiscono l’impollinazione delle piante, impollinano circa il 70% delle piante e sono responsabili di circa il 35% della produzione di cibo.Se le api diminuiscono, diminuisce l’impollinazione e c’è meno garanzia di biodiversità con un notevole impoverimento botanico.

PROSSIMI APPUNTAMENTI

Venerdì 27 ottobre 2023
18.00-19.00
Abramo Andreatta (1908-1990), il “Maestro” indimenticato degli apicoltori italiani

www.museosanmichele.it

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