giovedì , 30 Novembre 2023
Vespa orientale
Vespa orientalis Linnaeus, 1771

Il Calabrone orientale (Vespa orientalis)

Il Calabrone orientale (Vespa orientalis Linnaeus) appartiene alla famiglia Vespidae (Vespe, Calabroni), genere Vespa (veri calabroni). I calabroni orientali possono rappresentare un problema per la salute pubblica, dal momento che questi imenotteri aggressivi sono in grado di infliggere punture e morsi multipli e dolorosi alle persone ed anche agli animali.

Vespa orientalis
(Crediti foto Goran Kosuta, Trieste).

Il loro areale di distribuzione comprende porzioni dell’Europa meridionale, dell’Asia sudoccidentale, dell’Africa nordorientale e del Madagascar. Nidificano e vivono anche in ambito urbano costruendo nidi nel terreno, sugli alberi ma anche negli anfratti dei muri delle case. Volano instancabilmente alla ricerca di cibo e acqua a distanze maggiori dal nido rispetto ai calabroni europei. Da un punto di vista alimentare pur essendo abili cacciatori si alimentano anche con rifiuti organici come ad esempio carcasse di animali morti. Le api costituiscono uno dei componenti della loro dieta e vengono attaccate di solito direttamente all’ingresso degli alveari. (Crediti foto Goran Kosuta, Trieste).

Gli adulti hanno due paia di ali e una lunghezza del corpo da 25 a 35 mm. Sono di colore bruno rossastro con bande gialle distintive sull’addome (segmenti posteriori del corpo) che non si estendono fino alla punta.

La regina, le operaie e i fuchi hanno mandibole (mascelle) potenti e affilate e mordono se provocati.

Solo le regine e le operaie hanno un ovopositore (tubo di deposizione delle uova modificato) che si estende dalla punta dell’addome che funge da pungiglione.

​I fuchi e le operaie, che costituiscono la maggior parte della colonia, sono più piccoli della regina. Sono molto attivi durante i periodi di intensa luce solare e sono agili volatori.

I rischi per l’uomo
I calabroni orientali possono rappresentare un problema per la salute pubblica, dal momento che questi imenotteri aggressivi sono in grado di infliggere punture e morsi multipli e dolorosi alle persone ed anche agli animali.

Vespa orientalis
(Crediti foto Dr. Francesco Fontana, Dr.ssa Luisa Zupin, ASUGI e IRCCS Burlo Garofolo)

Se infastiditi, prima di pungere di solito fanno un volo intimidatorio nei confronti dell’obiettivo e nella maggior parte dei casi poi desistono. Diversa è la faccenda nel momento in cui vengono toccati inavvertitamente poiché reagiscono subito.

Hanno la capacità di orientare parzialmente il pungiglione in maniera tale da pungere anche lateralmente rispetto al loro corpo.

Il loro veleno è epatotossico ed emolitico (US Army Public Health Center, Entomological Sciences Program Fact-Sheet).

​I calabroni orientali possono rappresentare un problema per la salute pubblica, dal momento che questi imenotteri aggressivi sono in grado di infliggere punture e morsi multipli e dolorosi alle persone ed anche agli animali.

Se infastiditi, prima di pungere di solito fanno un volo intimidatorio nei confronti dell’obiettivo e nella maggior parte dei casi poi desistono. Diversa è la faccenda nel momento in cui vengono toccati inavvertitamente poiché reagiscono subito.

Hanno la capacità di orientare parzialmente il pungiglione in maniera tale da pungere anche lateralmente rispetto al loro corpo.

Il loro veleno è epatotossico ed emolitico (US Army Public Health Center, Entomological Sciences Program Fact-Sheet).

Le punture: le indicazioni sono le stesse raccomandate in caso di puntura da imenottero ovvero:

  1. Dopo la puntura dell’insetto è bene rimuovere immediatamente il pungiglione, se questo è rimasto conficcato nella cute (in caso di puntura d’ape) evitando di stringerlo tra le dita perché il sacco velenifero attaccato allo stesso potrebbe continuare ad iniettare altro veleno. Utilizzare una limetta, un’unghia o qualsiasi arnese ci consenta di estratte il pungiglione dal basso. Applicare sempre in sede di puntura del ghiaccio.
  2. Tutte le persone che dopo essere state punte da un’ape, una vespa o un calabrone, in pochi minuti accusano uno o più dei seguenti sintomi: orticaria, vertigini, difficoltà di respiro devono chiamare il 112 e nell’attesa dell’arrivo dei soccorsi, è bene rimangano distesi con le gambe sollevate.
  3. La terapia d’emergenza, nei soggetti allergici già punti in precedenza e che hanno sviluppato una reazione allergica grave, è l’adrenalina contenuta nell’apposito autoiniettore, che si raccomanda di portare sempre con sé – chi è allergico lo sa – e che deve essere rapidamente iniettata dopo aver rimosso il tappo protettivo ed aver mantenuto una pressione moderata per 10 secondi sulla parte anterolaterale della coscia per garantire l’iniezione del farmaco. Chiamare immediatamente il 112 o recarsi al più vicino pronto soccorso portando con sé il dispositivo utilizzato.

Danni in apicoltura
I calabroni orientali (Vespa orientalis) sono considerati un problema per l’apicoltura poiché attaccano gli alveari, uccidendo le api e causando talvolta la distruzione completa delle famiglie.

La strategia predatoria nei confronti degli alveari è diversa rispetto a quella del calabrone asiatico (Vespa velutina) ma altrettanto dannosa. Le api costituiscono uno dei componenti della loro dieta e vengono attaccate di solito direttamente all’ingresso degli alveari.

La prevenzione

  1. evitare di indossare abiti larghi, di colore scuro, sgargiante o con motivi floreali;
  2. non viaggiare in automobile con i finestrini aperti;
  3. in caso di contatto con api, vespe o calabroni restare calmi e, se possibile immobili;
  4. usare cautela quando si lavora all’aperto, in soffitta o sui cornicioni dei tetti;
  5. far bonificare da personale esperto eventuali nidi nei pressi della propria abitazione;
  6. applicare le zanzariere alle finestre di casa;
  7. coprire cibi e bevande;
  8. evitare di usare profumi, lacca per capelli o creme;
  9. non bere direttamente dalle lattine aperte;
  10. sigillare i rifiuti;
  11. non usare mai gli insetticidi per zanzare o altri insetti poiché la loro azione è lenta e di solito gli imenotteri riescono a pungere chiunque si trovi nelle vicinanze prima di morire.

Fonte: biocrime

Info Redazione

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Un commento

  1. Maria Simona Li Gotti

    Mi ritrovo da circa una decina di giorni 2 calabroni orientalis sulla mia terrazza, vengono a mangiare perché avendo un cane e un gatto metto una ciotola con il cibo fuori in terrazza. Cosa posso fare? Ho anche tanti vasi con piante diverse. Ho paura che possano fare un nido sotto il tetto visto che non è chiuso lateralmente. A chi mi posso rivolgere?

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