L’annata apistica 2015 è stata fino ad ora positiva ma è giunta dopo un 2014 assolutamente negativo per l’apicoltura trentina, italiana ed anche europea. In Italia settentrionale, alle mancate produzioni di miele si erano infatti aggiunti sia gravi stati di affamamento delle colonie sia significative problematiche legate a patologie come la covata calcificata, il Nosema ceranae e la varroasi
Anche le infestazioni di Varroa hanno fatto la loro parte e tutto questo ha portato lo scorso anno a pesanti morie negli apiari trentini. La clemente fine dell’inverno e la favorevole primavera, unitamente alla tenacia degli apicoltori, hanno permesso il rafforzamento delle colonie e quindi buone produzioni di miele. Le frequenti sciamature e lo sviluppo energico degli alveari (oltre all’acquisto di molti nuovi nuclei) hanno poi permesso il parziale ripristino del patrimonio apistico trentino che ora si dovrà proteggere dai problemi che la Varroa provoca alle colonie in qualunque tipo di annata.
Il controllo della Varroa è da oltre 3 decenni l’aspetto cruciale per l’apicoltura e un efficace, generalizzato e simultaneo impegno per contenere questo acaro parassita è fondamentale per mettere solide basi per la prossima annata. Da alcuni anni l’utilizzo delle tecniche apistiche abbinate all’uso di Acido Ossalico (Apibioxal) si sono rivelate le soluzioni più razionali ed efficienti, anche perché sono in grado non solo di abbattere l’infestazione della Varroa, ma di dare una sferzata di vitalità e benessere alle colonie di api.
Per questo motivo anche quest’anno si consiglia a tutti gli apicoltori l’adozione di queste tecniche. In questo numero di Iasma Notizie si evidenzieranno i punti cardine per una effi cace azione di controllo della Varroa aggiornando la gamma di prodotti acaricidi da utilizzare in associazione alle tecniche apistiche (abbinate all’Apibioxal).
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IASMA NOTIZIE APICOLTURA n. 2 – d.d. 10.07.2015