venerdì , 1 Dicembre 2023
Blocco di covata per principianti

Blocco di covata per principianti

Il blocco di covata è una tecnica tra le più utilizzate dagli apicoltori unitamente all’utilizzo dell’acido ossalico, in quanto, come sappiamo, questo acido organico è tra i più efficaci trattamenti per contrastare la varroa, ma è efficace solo sulla varroa foretica: ossia non riesce a uccidere le varroe presenti all’interno delle celle. Pertanto per garantirci che questo trattamento sia efficace, con risultati molto vicini al 100% nella rimozione della varroa all’interno dell’alveare, dobbiamo creare le condizioni ideali al suo utilizzo.

Il blocco di covata è una tecnica talmente efficace e di facile esecuzione che viene spiegata già ai corsi per principianti, così da fornire uno strumento valido anche per chi è alle prime armi con le api; ed è anche ciò che hanno spiegato a me sette anni fa quando mi apprestavo ad allevare le mie prime cinque famiglie di api.

Per ottenere questo blocco bisogna far sì che la regina per una ventina di giorni smetta di deporre, ma come fare ciò? Possiamo usare delle gabbie presenti in commercio, ad esempio la gabbietta cinese o la Mozzato, dove la regina viene rinchiusa così che non possa deporre. Oppure ci si può costruire l’utilissima bigabbia Cassian, dove la regina viene confinata su un singolo telaino, che può essere o da melario o da nido, col vantaggio che su quel telaino la regina continua a deporre e quindi, gran parte della varroa che uscirà dalle celle nel nido finirà automaticamente sul telaio della bigabbia, l’unico contente covata ricettiva. In questo modo oltre alla varroa foretica, nel momento in cui andremo a sgabbiare la regina, si rimuoveranno un gran numero di varroe presenti nell’ultima covata. Ovviamente questo telaino andrà eliminato.

Però questi metodi prevedono che si sia in grado di maneggiare la regina e metterla all’interno della gabbia o sul telaino di confinamento. Inoltre la bigabbia non si trova in commercio e bisogna costuirsela e magari ci mancano i mezzi, la manualità o il tempo.

Però esiste anche un modo per ottenere un blocco di covata nel nido facile, economico e veloce: il blocco di covata verticale. E’ una tecnica conosciuta, ma non so perché poco utilizzata e spesso mi è capitato di sentire persone che optavano per l’uso di metodi poco efficaci come le ripetizioni di acido ossalico sublimato in presenza di covata, perché avevano paura di prendere la regina o perché non volevano sborsare soldi per l’acquisto di materiale o la, per me ingiustificabile scusa, che non avevano tempo.

Io sarò sempre riconoscente a Graziano Corbellari, apicoltore veronese di grande esperienza e tecnico apistico, che durante il mio primo corso mi insegnò questa tecnica e molti altri “trucchi” che mi hanno facilitato non poco in questi primi anni di esperienza con le api.

La “genialità” di questo metodo sta nel fatto di avere già tutto il materiale necessario per attuarlo, infatti sono sufficienti 2 melari e un escludi regina.

Il procedimento è decisamente intuitivo: preleviamo due telaini dal nido, che vogliamo eliminare; se siamo fortunati e la regina è proprio su uno di questi abbiamo già finito, altrimenti dovremo cercarla e con molta delicatezza, se non siamo ancora in grado di maneggiarla, accompagnarla su uno di questi telaini, magari aiutandoci col dito o con la leva. Nel nido tutti i telaini verranno spostati su un lato dell’arnia e nella parte opposta metteremo un diaframma. Se le condizioni lo consentono e c’è importazione, prima del diaframma possiamo anche inserire un foglio cereo, così durante il blocco potrebbero anche costruirlo.

Posizioniamo infine l’escludi regina e sopra mettiamo i due melari con i telai che abbiamo prelevato che andranno posizionati anch’essi a parete sopra al nido (così da far percepire comunque la presenza della regina) e un diaframma. Qui la regina continuerà a deporre mentre sotto nascerà tutta la covata. Alla fine del blocco, non resta che spostare sotto la regina, scrollare le api e fondere i due telai. Dopo una settimana possiamo per scrupolo visitare la famiglia per assicurarci che non abbiano costruito celle reali, controllo che consiglio anche per altri tipi di blocco in quanto può capitare che in questo periodo le api decidano di sostituire la regina.

Con questo metodo avremo “ovo, galina e cul caldo”, perché abbiamo effettuato il blocco di covata, abbiamo ridotto il numero di varroa foretica che dovremo eliminare, in quanto parte va nei telai che verranno rimossi e possiamo eliminare i favi più vecchi o che non ci convincono.

di Benini Alessia
Fonte: “Apicultori Veneti”circolare giugno-luglio 2022

Info Redazione

Guarda anche

La nutrizione proteica delle api

Come nutrire le api senza sensi di colpa. Pag. 5 di 5

Nutrizione proteica. L’ho già detto in apertura di capitolo: le api sono animali selvatici e, …

2 Commenti

  1. Very good news thinks

  2. Buongiorno, grazie per il suggerimento ma non rischiamo che vengano costruiti favi naturali nello spazio vuoto nei melari? Inoltre, con il caldo di questo periodo, non c’è il rischio di “arrostire” la regina?

Lascia un commento

Il tuo indirizzo email non sarà pubblicato. I campi obbligatori sono contrassegnati *

Questo sito usa Akismet per ridurre lo spam. Scopri come i tuoi dati vengono elaborati.