lunedì , 9 Settembre 2024
Ape che raccoglie polline su fiori

“Campania Felix” anche per la produzione di polline

La produzione del polline può essere una risorsa in più per l’apicoltura campana. È ciò che è emerso nell’incontro organizzato dall’AP.AS. tenutosi il 20 luglio a Flumeri presso l’Agriturismo Petrilli. Ospite e relatore Aldo Metalori apicoltore e primo produttore di polline in Italia che gestisce un’azienda apistica in Toscana con l’aiuto di sua moglie, la sig.ra Enrica, e le due figlie. La produzione del polline può essere una risorsa in più per l’apicoltura campana.

aldo_metaloriIl sig. Aldo Metalori, famoso anche per aver inventato e modificato trappole per la raccolta polline, conosce la Campania abbastanza per affermare che le grandi risorse di castagneti e di altre essenze nettarifere pregiate, disseminate sul territorio campano, possono consentire all’apicoltore campano di produrre dell’ottimo polline.

Aldo, con il suo parlare schietto e sincero, tipico di ogni buon toscano che si rispetti, è riuscito a coinvolgere una numerosa platea di apicoltori accorsi da ogni angolo della regione per apprendere le tecniche di produzione, condizionamento e vendita del polline.

La produzione: ovviamente bisogna dotarsi di trappole che vanno apposte sul fronte dell’arnia che non necessita di sostanziali variazioni. Solo nel caso in cui si opta per la trappola alta si devono praticare 3 fori da 32 mm fronte alveare.

Il costo della trappola varia in base al modello: da 15 a 25 euro. Soldi che vengono subito ripagati poiché le produzioni di polline sono abbondanti. E’ possibile produrre anche 1,5 kg al giorno, nel periodo di maggior raccolto, e calcolando un prezzo medio all’ingrosso di 9 euro i conti sono presto fatti.

Le trappole sono lasciate per lunghi periodi, anche oltre 1 mese, poiché non arrecano problemi alla famiglia che, al contrario, viene stimolata a raccogliere più polline.

pollineAl momento della raccolta bisogna sempre verificare che i fuchi non abbiano intasato, in uscita o in entrata, la griglia raccogli – polline.

Le trappole al termine della stagione vanno riposte ma prima devono essere lavate ed asciugate.

Condizionamento: Il polline raccolto dal cassetto subisce sul campo una prima vagliatura per eliminare in particolare le api morte che possono, con il congelamento, sporcare ancora di più il prodotto. Il polline è portato nel laboratorio in vasche aperte per consentirne una migliore ossigenazione: non dimentichiamo che il polline è un alimento vivo ricco di batteri a noi utili (L. baillus ecc.). E’ un probiotico prodotto dalle api. Una volta giunti in laboratorio finisce subito in congelatore a – 21°. Per poter essere commercializzato deve solo essere sottoposto ad una ulteriore cernita per ripulirlo da piccoli corpuscoli come ad esempio frammenti di ape. Diversamente finisce nell’essiccatoio per l’asciugatura, ad una temperatura controllata compresa tra 30 e 36 C°, che ne aumenta la conservabilità.

essiccatoioDopo questo passaggio finisce di nuovo in congelatore per qualche giorno e poi confezionato. I passaggi in congelatore sono importanti per scongiurare la presenza di insetti (farfalle) che possono, in maniera del tutto silente, arrecare danni al prodotto.

Vendita: questa è forse la parte più complicata di tutto il percorso poiché devono essere osservate le normative fiscali, il “pacchetto igiene” e le normative sulla salute degli animali. Il polline è un prodotto agricolo e pertanto, da un punto di vista fiscale, può essere venduto all’ingrosso o confezionato a proprio marchio. La normativa veterinaria sulla salute degli animali prevede la denuncia di possesso e i registri trattamenti . Nel manuale di corretta prassi operativa, in dotazione della azienda, deve essere previsto il processo relativo alla catena del freddo.

AP.AS. Apicoltori Associati Campani email: apas.campania@libero.it
Antonio Carrelli
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Info Antonio Carrelli

Agr. Antonio Carrelli Cell. 368.3390275. Consulenza Apistica (tecnico APAS CAMPANIA – UNAAPI)

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