giovedì , 30 Novembre 2023
Agenda lavori: agosto

Lavori del mese di agosto

Nella prima decade di agosto, nel fondovalle  la stagione apistica volge  al termine, mentre vi è solo qualche sporadico raccolto di nettare nelle zone di montagna.

Le visite agli alveari e agli sciami vanno eseguite con molta cautela, cercando di non lasciare mai tracce di miele o sciroppo sulle arnie, per terra o vicine alle stesse, perché le api in questo periodo sono molte incline al saccheggio, soprattutto se la siccità ha arrestato completamente le fioriture.

Nelle zone dove non vi è un raccolto estivo, gli ultimi melari rimasti sugli alveari vanno tolti al più presto, usando l’apiscampo.

Se ci troviamo alla presenza di un solo melario l’apiscampo va inserito almeno un giorno prima tra il nido e il melario, altrimenti tanti giorni prima quanto sono i melari da togliere da ogni alveare. Questo è il momento propizio ( dopo aver tolto i melari) per trattare le famiglie contro la varroa, che in questo mese è all’apice dello sviluppo.

Al Nord, dopo i primi temporali, la temperatura diminuisce e la regina rallenta la deposizione; di conseguenza l’acaro predomina completamente sulle api e ne causa la completa distruzione, se non interveniamo in tempo con prodotti acaricidi. La varroa indebolisce le famiglie al punto che queste vengono saccheggiate dalle famiglie più forti. Con il saccheggio la varroa si propaga in tutto l’apiario e in quelli vicini.

Sul mercato sono disponibili diversi prodotti varroicidi registrati, ciascuno dei quali presenta pregi e limiti legati alle metodiche di utilizzo e alle caratteristiche del principio attivo contenuto: sarà l’apicoltore a dover scegliere la tecnica e il prodotto più idoneo, in funzione della gestione degli alveari impostati e in base alle caratteristiche climatiche delle proprie postazioni.

Bisogna sempre fare un test sulla percentuale di caduta della varroa. In estate si deve cercare di abbassare il tasso d’infestazione  che ci consente di arrivare al trattamento risolutivo alla fine dell’autunno con una certa tranquillità.

In questo mese s’incominciano a restringere le porticine degli alveari, in modo che le api le possano difendere meglio dai predatori.

Si devono controllare le famiglie e gli sciami e se durante le visite negli alveari notiamo ancora molti fuchi, sicuramente ci troviamo alla presenza di una regina vecchia o fucaiola, o di famiglie orfane già da molto tempo.

Queste famiglie devono essere distrutte, o riunite ad altre famiglie per recuperare i telaini di miele e quelle poche api rimaste.

La covata nelle famiglie deve occupare all’incirca quattro o cinque telaini, perché le api nate ad agosto avranno il grave compito di allevare le api che dovranno superare l’inverno per allevare altre api all’inizio della primavera prossima.

Se non troviamo questa situazione nei nostri alveari, perché la stagione non è favorevole alla deposizione della regina, dobbiamo incoraggiare la famiglia nutrendola con sciroppo zuccherino o sostituire i favi vuoti con altri contenenti provviste di miele e polline. Gli sciami che non coprono almeno cinque telaini vanno riuniti ad altri deboli.

Le api si rendono conto prima di noi, già in agosto, l’avvicinarsi dell’autunno e quindi iniziano a prepararsi per l’inverno raccogliendo la propoli per chiudere le ultime fessure. Noi ne possiamo approfittare per inserire le reti per raccogliere la propoli.

Pasquale Angrisani
Ultimo aggiornamento: 20/07/2020

Info Pasquale Angrisani

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2 Commenti

  1. Andrea Di Tosto

    A proposito di regine fucaiole …
    Dopo aver raccolto il miele nella prima settimana di luglio, avevo deciso di sdoppiare una famiglia che presentava molti aspetti positivi: laboriosità, buona tenuta del favo, buon raccolto (quasi 4 melari di millefiori), docilità, insomma, pensavo valesse la pena di favorire la selezione di questi aspetti positivi.
    Ho, perciò, messo la regina, nata a settembre dell’anno scorso, in un’arnia posta a fianco della postazione originaria con soli telaini di scorta e un foglio cereo, aggiungendo un po’ di candito. Sembrava che tutto fosse partito alla grande, invece debbo constatare che la regina depone, sì, ma i telaini di covata rimangono solo due e in qualche cella ho potuto vedere due uova deposte insieme.
    La regina ha appena un anno di vita; è possibile che sia diventata fucaiola?

    • La colpa non è imputabile alla regina, ma alla composizione dello sciame.
      Quando lo hai fatto non aveva nutrici e appena sono morte le prime bottinatrici lo sciame si è indebolito.
      Ecco perché dopo lo sprint iniziale la crescita si è fermata.

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