sabato , 7 Settembre 2024
l'apicoltura
EPA-EFE/GYORGY VARGA

Api mellifere, solo una piccola percentuale di apicoltori utilizza gli antibiotici

A rivelarlo un’indagine internazionale condotta on-line elaborata per valutare il rischio sull’uso di antimicrobici e la consapevolezza sulla resistenza antimicrobica tra gli apicoltori.

Solo il 2-5% di apicoltori nel Nord America, nel Regno Unito e nell’Europa continentale utilizza antibiotici per controllare le malattie infettive delle api mellifere. A rivelarlo un’indagine internazionale condotta on-line elaborata per valutare il rischio sull’uso di antimicrobici e la consapevolezza sulla resistenza antimicrobica tra gli apicoltori. Dallo studio emerge anche in Europa inoltre non siano attualmente registrati antibiotici per le api, perché si privilegia il controllo delle malattie infettive delle api da miele con l’applicazione di buone pratiche di apicoltura e l’incenerimento degli alveari colpiti.

Lo studio su api e antibiotici
Sono state ricevute un totale di 297 risposte, la maggior parte delle quali (49%) dall’Europa continentale (principalmente Italia, Danimarca, Belgio e Francia), dall’America settentrionale (19%) e dal Regno Unito (32%). Dati che hanno portato gli autori dell’indagine a sottolineare come in futuro dovrebbero essere compiuti maggiori sforzi per diffondere l’indagine tra le regioni geografiche. Fornendo così una distribuzione più attiva della ricerca, con il coinvolgimento di ulteriori associazioni di apicoltori e piattaforme sociali.

L’indagine è stata condotta in collaborazione tra la Divisione Produzione e Salute Animale della Fao, l’Appalachian State University (Care) e l’Istituto Zooprofilattico Sperimentale del Lazio e della Toscana (Izslt). Il sondaggio è durato 12 mesi in dieci lingue, a livello globale, attraverso la piattaforma Teca (Tecnologie e Pratiche per i piccoli produttori agricoli) della Fao, in collaborazione con la Federazione Internazionale dell’Associazione degli Apicoltori (Apimondia).

La disponibilità di antibiotici per le api
Per acquisire gli antibiotici, nella Regione Europea gli apicoltori passavano attraverso le farmacie o gli ispettori, mentre, soprattutto nel nord America, usavano internet (dove purtroppo non sempre è richiesta la prescrizione). Inoltre, soprattutto nel Nord America, gli apicoltori hanno segnalato il fallimento dei trattamenti per le malattie batteriche delle api (Peste americana ed europea). In generale, l’attuale mancanza di principi attivi approvati per il trattamento del nosema è stata dimostrata da una richiesta significativa (soprattutto in Nord America) di nuovi farmaci.

La consapevolezza della resistenza antimicrobica
Per quanto riguarda la consapevolezza della resistenza antimicrobica da parte degli apicoltori, le esigenze specifiche di formazione sono legate alle carenti indicazioni in etichetta (soprattutto in Nord America) e alle scarse conoscenze sulla funzione antimicrobica e sulla possibilità di trovarne i residui nei prodotti dell’alveare. In definitiva emerge come sia importante garantire agli apicoltori l’accesso a informazioni accurate, idealmente fornite da fonti affidabili ed esperti formati.

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