giovedì , 30 Novembre 2023
la nutrizione delle api senza sensi di colpa. Pag. 1 di 5

Timolo nello sciroppo delle api

Il timolo è un prodotto naturale estratto dalla pianta aromatica chiamata Timo (Thymus vulgaris). Questa pianta è tradizionalmente utilizzata nella cucina mediterranea e i suoi residui non si considerano tossici. A temperatura ambiente si presenta come un solido cristallino incolore dall’odore caratteristico.

In apicoltura è usato come agente anti fungino e anti fermentazione per la conservazione dello sciroppo di zucchero utile per l’alimentazione delle api; ne aumenta la durata e riduce la possibilità di dissenteria, durante l’inverno, quando le api sono confinate.

ROB Manley (1888-1978) è stato il primo che ha propagandato l’idea di utilizzare il timolo nello sciroppo per evitarne la fermentazione e la crescita di muffe.

Poiché il timolo è insolubile in acqua, la soluzione va preparata sciogliendo il timolo nell’alcool (30 gr. di timolo in 150 ml. di alcool isopropilico). Durante la preparazione occorre sempre indossare guanti di nitrile e gli usuali dispositivi di protezione. In caso di contatto con la pelle, lavarsi accuratamente con acqua e sapone, mentre se la soluzione va a contatto con gli occhi, sciacquarsi con abbondante acqua corrente ed avvertire un medico.

Come preparare lo sciroppo per le api
A volte le riserve accumulate dalle api non sono sufficienti e l’apicoltore è costretto a fornire alle sue colonie del nutrimento per superare particolari momenti o situazioni. L’alimento utilizzato più di frequente è lo sciroppo: composto di acqua e zucchero in proporzioni variabili tra 1 : 2 e 1 : 1. Non è mai consigliabile scendere sotto questo rapporto perché, con soluzioni più diluite, l’energia ricavata dallo zucchero non compensa quella spesa per far evaporare l’eccesso di acqua.

Nella buona gestione degli alveari non bisogna però dimenticare che oltre ai carboidrati, le api necessitano di proteine, vitamine, sali minerali e grassi (sostanze presenti nel polline). È  importante quindi, controllare la consistenza di questo tipo di riserve delle colonie e fornire a queste, se necessario, degli alimenti sostitutivi.

Lo sciroppo, si prepara versando una quantità pari a 5 ml di soluzione (un cucchiaino da tè), in 15 l di sciroppo e si agita energicamente fino a miscelazione completa.

La ricetta di Manley è diventata uno standard, se si preferisce una soluzione più forte questa viene specificata come forza di 2xManley o forza di 3xManley, cioè s’inserisce nelle taniche da 15 litri 2 o 3 cucchiaini di soluzione.

Alimento Durata della vita delle api (giorni)
Anni
1° anno 2° anno 3° anno Media
Miele di acacia 26,55 29,46 25,15 27,05
Sciroppo di zucchero 20,52 26,32 18,90 21,91
Sciroppo di zucchero + Lievito 21,64 20,77 19,12 20,51
Sciroppo di zucchero + Mosto 16,85 18,53 15,18 16,85
Sciroppo di zucchero + Lievito + Mosto 17,46 18,82 18,82 18,37
S.I. con Acido Tartarico 10,30 15,17 10,98 12,15
S.I. + Lievito 15,50 17,70 17,06 16,75
S.I. + Mosto 16,59 18,76 16,82 17,39
S.I. + Lievito + Mosto 16,44 18,92 18,26 17,87
S.I. con Enzima 24,98 26,82 19,43 23,74
S.I. con Enzima + Lievito 20,32 16,74 19,87 18,98
S.I. con Enzima + Mosto 15,38 20,00 15,91 17,10
S.I. con Enzima + Lievito + Mosto 20,06 18,69 18,89 19,21
S.I. = sciroppo invertito

Si rammenta che il tipo di alimentazione influenza la vita delle api: il miele e lo sciroppo di zucchero invertito con enzima ha un effetto positivo sulla vita delle api, mentre l’aggiunta del lievito di birra e mosto accorcia la vita delle api quindi,  si sconsiglia di usare degli integratori (vedi tabella). Il loro uso è accettabile quando non c’è polline naturale.

Pasquale Angrisani

Info Redazione

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