Le api si possono procurare, sia in modo naturale o acquistarle direttamente da un apicoltore di fiducia.
Si possono catturare, quando provengono da famiglie che si trovano allo stato libero, dentro ad un muro o su un albero.
Gli unici inconvenienti che si possono presentare sono:
- presenza di malattie che non sono rilevabili sulle api adulte ma sulla covata;
- si possono catturare, per un breve periodo, solo in primavera, quando sciamano le famiglie.
In particolare l’art. 924 del C.C. recita “ il proprietario di sciami di api, ha diritto d’inseguirli sul fondo altrui, ma deve l’indennità per il danno cagionato al fondo; se non li ha inseguiti entro due giorni o ha cessato di inseguirli, può prenderli e ritenerli il proprietario del fondo” I due giorni s’intendono da quando l’apicoltore ne è a conoscenza dell’uscita del suo sciame. Il proprietario del fondo, dove si è posato lo sciame, non può vietare l’accesso all’apicoltore che vuole riprendersi lo sciame. In particolare l’art. 843 recita “ Il proprietario deve parimenti permettere l’accesso a chi vuole riprendere la cosa sua che vi si trovi accidentalmente o l’animale che vi si sia riparato sfuggendo alla custodia”. “Il proprietario può impedire l’accesso consegnando la cosa o l’animale (896, 924; Cod. Pen. 637), ” se l’accesso cagiona danno, è dovuta un’adeguata indennità. Trascorsi i due giorni dall’uscita dello sciame senza che l’apicoltore ne abbia rivendicata la proprietà, il proprietario del fondo può in quel caso catturare lo sciame.
Questi sciami sono preparati dalle aziende apistiche o da apicoltori seri che non controllano con antibiotici le malattie delle api. Questi sciami sono in genere costituiti da cinque favi coperti di api, di cui tre contenenti covata in tutti gli stati e due di provviste contenente miele e polline.
Il prezzo degli sciami può variare secondo il mese di consegna e dal numero di telaini coperti d’api. Questo modo, di procurarsi le api e consigliabile ai principianti in modo che, una volta travasati gli sciami, possono seguire lo sviluppo della famiglia allargando man mano lo spazio a disposizione e acquistando esperienza nel maneggiare le api.
Il pacco d’api all’arrivo, deve essere messo in un posto fresco e al buio per far si che le api si calmino e dimenticano il trambusto che hanno subito durante il viaggio. Il travaso vero è proprio deve avvenire nelle ore pomeridiane. Si prepara un’arnia a dieci telaini contenenti su un lato cinque telaini con foglio cereo, sull’altro lato vuoto sarà messo il pacco d’api dopo aver tolto la gabbietta contenente la regina e sistematela tra due telaini centrali.
Se saranno inseriti in una cassettino contenente solo cinque telaini, si rovescia la cassetta sul foro del nutritore e le api lentamente scenderanno nel cassettino, dove abbiamo inserito la regina, gli ingressi saranno ristretti fin quando le api non sono in grado di difendersi dagli intrusi.
Questi tipi di alveari rustici, saranno trasferiti nelle arnie razionali all’inizio della primavera, quando vi è poco miele e covata e la temperatura non e molta alta e i favi si possono maneggiare con più facilità e il periodo di raccolto è prossimo e le api hanno modo di bottinare subito e svilupparsi rapidamente. Vi sono due metodi per fare i travasi, uno diretto e l’altro indiretto. ma qualsiasi metodo si usa, il travaso richiede una mole di lavoro non indifferente è una certa esperienza con le api, quindi non è consigliabile ai principianti. Solo gli apicoltori esperti si possono cimentare perché durante il travaso bisogna capire se la famiglia è in buone condizioni sanitarie, altrimenti va distrutta.
Si possono acquistare famiglie d’api complete, su dieci telaini di cui almeno cinque contenente cera nuova e covata in tutti gli stadi con regina dell’anno precedente, da apicoltori professionisti seri. Questo tipo di acquisto di famiglie già equilibrate, non richiedono troppo lavoro e sono già pronte per la produzione di miele, ma sono sconsigliabili ai principianti perché non avendo una certa dimestichezza con le api, le famiglie se non controllate attentamente possono sciamare facendo perdere all’apicoltore il raccolto, lo sciame e molte volte anche la famiglia.
Pasquale Angrisani
Salve, mi chiamo Giovanni, e sono un apicoltore neofita , ho trovato le informazioni qui riportate semplici ed esaurienti, continuerò a seguire i suoi consigli per accrescere e facilitare l’esperienza diretta sul campo.
Saluti, Fontanili Giovanni.